Pagine

domenica 28 ottobre 2012

Una passeggiata nei boschi

http://www.amazon.it/Una-passeggiata-boschi-Bill-Bryson/dp/8850200455/?tag=webfork-21

Bill Bryson è un viaggiatore. Viaggia per lavoro (è un giornalista e scrittore di viaggi e cultura), ma lo fa con un'ingenuità e una passione ammirevole. Anche nei momenti più difficili dei suoi viaggi, quando si confronta con noia, solitudine o pericolo trasmette sempre il suo stupore per ciò che lo circonda. I suoi libri di viaggio sono una scoperta continua.

Una passeggiata nei boschi ci porta sull'Appalachian Trail, il "sentiero più lungo del mondo", una lingua di strada (non tanto) battuta che attraversa l'est degli Stati Uniti da sud a nord. 3400 chilometri sono tantissimi da affrontare a piedi, in particolare se si è uomini di mezza età, sedentari e che non hanno molta esperienza con passeggiate nella natura e trekking. Eppure Bill e il suo inadatto compagno di viaggio Katz ci provano, armati solo di buona volontà e due zaini troppo pieni che li schiacciano a terra. Il racconto è spassoso, alle volte surreale, sempre interessante. Prima che un viaggiatore l'autore è uno scrittore. Sa come fare un lungo reportage, segue una linea di pensiero e narrazione che non annoia mai: alterna resoconto di viaggio con un racconto storico delle origini del sentiero e dei luoghi che incontra. Cittadine del sud, montagne meteorologicamente interessanti, regioni abitate dagli orsi sono di volta in volta i protagonisti di Una passeggiata nei boschi.

Il libro è bello anche perché Bill Bryson è capace di suscitare ben più di una risata. Le sue continue schermaglie con Katz rimangono nella memoria a lungo, così come i tanti altri bizzarri personaggi incontrati sul sentiero. Verso la fine si sente un po' di stanchezza. La stessa che hanno provato i due protagonisti lungo il sentiero. Vivere e camminare a lungo nella natura è formidabile, ma bisogna pagare un prezzo. Pur con leggerezza, Una passeggiata nei boschi ce lo mostra chiaramente.

Una frase scelta (quasi) a caso:

"Io non so montare la tenda" disse Katz in tono lamentoso.
"Non ti preoccupare, te la monto io". Bambinone rammollito, pensai. Improvvisamente mi sentii molto stanco, molto stanco.

Nessun commento:

Posta un commento