Le Cinque Stirpi è un racconto di nani. I barbuti scavatori di miniere per una volta sono i protagonisti di un romanzo e non sono rilegati alla linea comica, come accade spesso nella letteratura fantasy. La verità è che sono i protagonisti del mondo fantasy creato da Markus Heitz, la Terra Nascosta. Sono i custodi armati dei passi di montagna che separano questa terra dalle misteriose lande che la circondando, infestate da mostri di ogni genere.
Le Cinque Stirpi è un bel romanzo fantasy, cupo e violento al punto giusto. Il protagonista, il nano Tungdil, deve portare a termine una missione più grossa di lui ed è sempre sull'orlo del fallimento. Con tutte le difficoltà che affronta ci si stupisce di come riesca ad andare avanti. L'autore non ha paura a cancellare con un colpo d'ascia personaggi importanti lasciando a bocca aperta tutti coloro che sono abituati a romanzi più buonisti.
Ma quello che più affascina di Le Cinque Stirpi è la caratterizzazione dei nani. Personaggi complessi, vari, appartenenti a regni con usi e costumi ben diversi. Tungdil è un timido dotto, ma durante il suo viaggio conosce nani guerrieri, politici, traditori e ubriaconi. E soprattutto ha il suo primo incontro le nane, di cui aveva solo sentito parlare durante la sua infanzia vissuta con gli umani.
"La nana che forgerà la Lama di Fuoco."Le Cinque Stirpi è un bel romanzo fantasy, cupo e violento al punto giusto. Il protagonista, il nano Tungdil, deve portare a termine una missione più grossa di lui ed è sempre sull'orlo del fallimento. Con tutte le difficoltà che affronta ci si stupisce di come riesca ad andare avanti. L'autore non ha paura a cancellare con un colpo d'ascia personaggi importanti lasciando a bocca aperta tutti coloro che sono abituati a romanzi più buonisti.
Ma quello che più affascina di Le Cinque Stirpi è la caratterizzazione dei nani. Personaggi complessi, vari, appartenenti a regni con usi e costumi ben diversi. Tungdil è un timido dotto, ma durante il suo viaggio conosce nani guerrieri, politici, traditori e ubriaconi. E soprattutto ha il suo primo incontro le nane, di cui aveva solo sentito parlare durante la sua infanzia vissuta con gli umani.
Una frase scelta a caso (quasi):
"Una donna, dunque."
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